Head Quarter Digitali: il futuro è il presente

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Diverse sono ormai le aziende, solitamente di matrice Americana, sbarcate anche nella nostra penisola, che hanno adottato il concetto di Head quarter digitali. La prima missione di aziende che hanno fatto questa scelta è quella di “Connettere”, dipendenti, clienti, management al fine di creare una cultura trust based.

Le aziende che compiono questa scelta anticipano il futuro creando soluzioni più adatte alla clientela, generando una interazione social e flessibile. Alla base di questo nuovo concetto di “ufficio” un semplice device, un vero e proprio ufficio digitale con delle capacità di reazione real time.

Success from anywhere

Se fino a qualche anno fa masse di persone si spostavano insieme, ogni mattina, per andare a lavorare, prevalentemente in poche città, Milano e Roma in primis, oggi tutto è cambiato. Io stessa ho testato in questi ultimi 6 mesi il concetto di Success from anywhere e del real time social based che ha letteralmente smaterializzato le torri degli headquarter, consentendo a gente di età, formazione, genere e provenienza geografica diversa di partecipare alle attività delle aziende a prescindere dal luogo in cui si trovano, sviluppando la capacità di lavorare in maniera smaterializzata.

Moltissime sono ormai le aziende, i dati parlano di 9 su 10, che al giorno d’oggi, stanno pianificando un modello ibrido e stanno reinventando i processi e gli strumenti in ottica digital-first.

Tuttavia un ripensamento importante come quello appena citato, che farà appunto rivedere anche l’utilizzo delle email, dei viaggi di lavoro e delle riunioni in presenza non potrà che passare attraverso una evoluzione della cultura aziendale.

Intelligenza emotiva per guidare l’evoluzione del mondo del lavoro

Va da sé quindi che gli skills necessari per ciascun lavoratore dovranno cambiare: sviluppo di autodisciplina e senso di responsabilità, capacità di costruire network, resilienza e una buona base di competenze tecnologiche. Il tutto per essere in grado di lavorare anche da soli, eventualmente per molto tempo, e riuscire a ottenere gli stessi risultati che perseguiremmo in ufficio.

Non esclusi da questo immenso cambiamento di cultura aziendale saranno di certo i Leader. Oggi ci troviamo con capi, dirigenti, manager diventate leader in un mondo pre-pandemia, in cui gli equilibri erano diversi.

I nostri leader sono oggi chiamati ad essere in grado di definire i risultati, motivare i dipendenti e definire il campo di azione di ciascuno di essi, per capire dove eccellono e come valorizzarli. Insomma Daniel Goleman nel nuovo mondo del lavoro è quanto mai attuale: i leader devono avere quell’intelligenza emotiva sufficiente per riconoscere i propri sentimenti e quelli degli altri, motivare se stessi e gestire positivamente le proprie emozioni.

I collaboratori saranno invece chiamati a valorizzare non soltanto la formazione tecnica da aggiornare costantemente, ma anche quella riguardante la cultura generale perché sempre di più le persone avranno bisogno di un pensiero critico, saranno chiamate a prendere decisioni, dovranno risolvere problemi con lucidità. Ancora una volta quindi i leader e le aziende saranno chiamati a dover dotare i propri collaboratori di quegli strumenti adatti per affrontare con fiducia un futuro, come sempre non facile, ma carico di buone opportunità per tutti quelli che sapranno individuarle.

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