Possiamo usare la rabbia come motivazione per raggiungere i nostri obiettivi? La scienza dice di sì: ecco come scatenarla in modo sicuro

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Da diversi studi è emerso che le emozioni felici e positive non sono le uniche che vale la pena esprimere. Il calore interiore della rabbia può essere proattivo, alimentando un atteggiamento mentale orientato all’azione. Secondo un nuovo studio innovativo pubblicato dall’American Psychological Association, la rabbia può essere trasformata in una potente motivazione per aiutarvi a raggiungere gli obiettivi più difficili.

I ricercatori dello studio appena citato hanno condotto una serie di esperimenti su 1.000 partecipanti e hanno analizzato i dati di altri 1.400. I risultati hanno mostrato che la maggior parte dei soggetti era in grado di motivarsi per raggiungere gli obiettivi più difficili, e che la maggior parte dei soggetti era in grado di usare la rabbia come motivazione per intensificare la spinta e la determinazione a raggiungere con successo un obiettivo specifico. È interessante notare come questo esperimento abbia avuto maggiore successo in caso di compiti più impegnativi.

Esistono tre tipi di rabbia, ognuno con un proprio risultato: 

  1. Aggressività passiva: tipica delle persone che non sono in grado di esprimere i propri sentimenti in modo razionale, facendoli manifestare in modi non troppo sottili.

      2. Aggressività aperta: quando il comportamento aggressivo è dato in maniera diretta, visibile e concreto. Espressione reattiva e conflittuale               della rabbia.

      3. Rabbia assertiva: quando si fanno conoscere i propri sentimenti di rabbia in modo chiaro e più sano.

Come trasformare la rabbia in motivazione per realizzare i propri obiettivi

Incanalare l’ostilità in una direzione produttiva può essere un pezzo del puzzle emotivo difficile da incastrare al suo posto. 

Ecco alcuni consigli su come usare la rabbia come motivatore in modo responsabile.

Utilizzare il “lavoro con le ombre” e la mindfulness per esplorare la rabbia.

Invece di lasciare che le emozioni vi controllino, fate uno sforzo consapevole per accoglierle quando si presentano. La teoria dell’io ombra dello psichiatra Carl Jung, fondatore della psicologia analitica, ruota attorno al concetto che dietro la propria personalità pubblica, ognuno di noi ha un’altra identità privata composta da aspetti nascosti, come la rabbia, la paura o la vergogna.

Il lavoro con le ombre è un approccio terapeutico potente e salutare per esplorare in profondità le parti inconsce della rabbia o delle emozioni sottostanti. Questa modalità può aiutare a sviluppare strategie per gestire la rabbia in modo costruttivo senza reprimerla. 

Ciò significa lavorare con la mente inconscia per scoprire le parti di voi stessi che reprimete e celate anche a voi stessi. Questo può includere traumi o parti della vostra personalità che considerate inconsciamente indesiderabili. 

Allargate la vostra attenzione. Permettete a voi stessi di sintonizzarsi con le vostre sensazioni e i vostri sentimenti. Manifestazioni fisiche del corpo offrono una potenziale visione della rabbia e di altri stati emotivi. Soffermarsi dalla testa ai piedi, notando come si sente ogni parte del corpo ha un effetto enorme. Spesso il vostro corpo vi darà indicazioni sui vostri aspetti ombra. Fate attenzione a sensazioni come la tensione e chiedetevi: “Cosa sta cercando di dirmi?”.

Allineare emozioni e obiettivi per incanalare la rabbia motivazionale

Un diario mirato può essere uno strumento profondo per comprendere “la propria ombra” e determinare le azioni da intraprendere per trasformare la rabbia in motivazione. Per un’ulteriore spinta mentale, scrivete a mano invece che con la tastiera, perché le ricerche dimostrano che il corsivo impegna alcune aree del cervello coinvolte nella memoria. Provate a praticare questa pratica prima di andare a letto, quando la mente è più aperta e ricettiva ai suggerimenti, permettendo loro di fondersi con il subconscio durante il sonno. 

Per elaborare le emozioni, riflettete e scrivete a proposito dei sentimenti di rabbia o delle reazioni emotive. Notate i possibili fattori scatenanti e gli schemi per aiutare a identificare le paure e/o le convinzioni sottostanti. 

Ponete per iscritto le seguenti domande:

  • Quali emozioni sto vivendo attualmente? 
  • Come si conciliano queste emozioni nella mia vita? 
  • Quali azioni posso intraprendere per aiutarmi a raggiungere i miei obiettivi? 
  • I miei obiettivi sono allineati con i miei valori personali? 

Io credo negli “obiettivi digeribili” e nell’importanza di celebrare ciascuno di essi lungo il percorso. Quindi, se usate la rabbia come motivazione per raggiungere un obiettivo in modo sicuro, premiatevi!!

Provate le visualizzazioni creative per usare la rabbia come motivazione

Usate il potere della vostra mente per sviluppare un nuovo rapporto con la rabbia, trasformandola da emozione negativa che vi distrae a motivazione.

Chiudete gli occhi e immaginate un luogo che vi ha portato una sensazione di calma, pace e sicurezza, o uno spazio completamente nuovo. Immaginate di incontrare la parte ombra come un altro sé che incarna la vostra rabbia. 

Un altro modo per usare l’energia mentale come strumento motivazionale è immaginare di raggiungere uno dei vostri obiettivi. Includete quanti più dettagli sensoriali possibile. Notate le sensazioni e le emozioni che affiorano, per quanto sottili.

Avviate un dialogo con la rabbia e la paura

Fate un ulteriore passo avanti nella visualizzazione e interagite con la vostra rabbia in questo spazio sicuro. Conversare con questo lato aiuta a sviluppare la connessione, la comprensione e l’accettazione di questo aspetto della vostra natura.

Abbracciate la vostra curiosità. Fate liberamente domande sulla rabbia e sui vostri obiettivi. L’ascolto vi aiuterà a sviluppare l’empatia con voi stessi e l’intuizione per sviluppare meccanismi di coping (“strategia di adattamento”; il coping è, in generale, la risposta che produciamo nel tentativo di superare delle situazioni che ci procurano un malessere) mirati ai vostri pensieri, alle vostre paure e alle vostre convinzioni più profonde. 

Fate lo stesso con le vostre paure. Dialogate con essa e utilizzate la tecnica della visualizzazione per incontrare l’incarnazione della paura.

Provate questo esercizio di liberazione dalla rabbia per trasformare la rabbia in motivazione

Secondo Connie Habash, terapeuta, insegnante di yoga e meditazione, la rabbia è un’emozione potente che vuole muoversi, ecco perché la rabbia motivazionale è così potente. Pertanto, sono utili azioni forti che coinvolgano il corpo. Un esercizio di respirazione che ho imparato praticando yoga è lo Woodchopper, utile per liberare il risentimento, la rabbia o la frustrazione repressi attraverso un’espirazione vigorosa associata a un’azione forte.

La rabbia motivazionale per favorire il cambiamento

La rabbia può essere così intensa da farvi vibrare per la sua scarica di adrenalina. Può anche essere salutare e persino stimolante, spingendovi verso nuove ed entusiasmanti direzioni che prima vi sembravano impossibili. Prendersi del tempo per capire le proprie emozioni permette di allineare obiettivi e sentimenti e di trasformare la rabbia in motivazione.

Invece di essere reattivi, utilizzate la chiarezza e la concentrazione per scegliere di usare la rabbia come catalizzatore, dando energia per creare cambiamenti positivi nella vostra vita. Ponderate quindi bene cosa vorreste cambiare o trasformare.

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